Dal 2024 il metodo ATH si divide in moduli e non più in fasi. Quali sono i cambiamenti? E in cosa consiste questo primo modulo?
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La nuova suddivisione del metodo ATH in moduli al posto delle precedenti fasi ha l’obiettivo di rendere ancora più facile per i cavalieri capire i numerosi passaggi che consentono di avere un cavallo sereno e sotto controllo, senza tralasciare alcun dettaglio. La filosofia di fondo del metodo ATH non cambia, tant’è vero che questo primo modulo incorpora le prime quattro fasi. Gli esercizi fino a qui non cambiano e si eseguono alla stessa maniera e nello stesso ordine (Foto 1).
Variazioni arriveranno nel secondo modulo, dove una nuova serie di esercizi mireranno ad uno sviluppo muscolare e di coordinazione del cavallo prima di poter reggere un cavaliere in sella. La parte montata inoltre viene ancora maggiormente dettagliata in:
• lavoro in bosal;
• lavoro di base in filetto;
• lavoro avanzato;
• lavoro con il morso.
L’aggiunta più corposa del primo modulo riguarda invece una serie di esercizi collegabili al momento della doma del puledro. Questi esercizi, che chiameremo “di gestione”, permettono di completare una corretta doma secondo la filosofia ATH, quindi una doma dettagliata che pensa ad ogni possibile scenario (Foto 2).
L’applicazione può essere sia su di un puledro che su di un cavallo. Il cavallo può essere sdomo o già domato. In questo secondo caso sarà un soggetto che necessita di un ripasso o di eseguire quegli esercizi che una frettolosa doma iniziale ha trascurato. Gli esercizi di gestione andranno svolti insieme agli esercizi del metodo, ma a differenza di questi ultimi, una volta appresi non verranno ripetuti quotidianamente. Sarebbero davvero troppi da ripetere costantemente, ma sarà la vita quotidiana a far sì che essi vengano ripresi costantemente. Molti di questi esercizi possono sembrare scontati e il cavallo/puledro potrebbe accettarli senza problemi. Ma non si vuole dare per scontato nulla. Le difese e le paure spesso si nascondono dietro le cose più banali ed ovvie. Altri esercizi invece saranno molto impegnativi per alcuni soggetti, richiedendo diverse settimane per essere accettati e superati. Altri richiedono competenza da parte del cavaliere, come saper utilizzare il rope per esempio, o la gestione delle balze, o ancora avere un buon cavallo per eseguire il ponying (condurre l’“allievo” sottomano con un altro cavallo) (Foto 3).
Sono tutti necessari? No, ma come detto già in apertura il metodo ATH vuole essere il metodo più completo, quindi non tralascia nessun dettaglio. Le tempistiche per sviluppare completamente questo modulo variano da uno a tre mesi. Dipende dal soggetto, dalle sue capacità di apprendimento, da precedenti esperienze, traumi e difese.
Gli esercizi del metodo ATH molto spesso vengono appresi in toto prima degli esercizi di gestione, essendo in numero minore. Per tale ragione per la parte del metodo passo al secondo modulo, mentre per la parte di gestione rimango ancora nel primo modulo. Ma questo solo se la parte del metodo del primo modulo è ben appresa e solida nel soggetto. Inoltre ogni inizio settimana ripeto un ripasso del primo modulo, anche se il cavallo è già al secondo.
Normalmente non aggiungo mai più di uno o due esercizi nuovi (siano essi del metodo o di gestione) al giorno, in modo da non stancare eccessivamente la mente del cavallo. Quindi mentre per il metodo ripasserò quotidianamente gli esercizi appresi introducendo un esercizio nuovo alla volta, per quanto riguarda la gestione verranno ripresi solo gli esercizi non ancora perfettamente appresi e se ne aggiungerà nel caso uno di nuovo qualora il cavallo abbia ancora la capacità di imparare per quella sessione.
La scheda del primo modulo pubblicata nel sito differisce da quella che uso in addestramento per la parte che ha il dettaglio dell’alimentazione e delle cure o trattamenti cui il cavallo è sottoposto, oltre ai giorni di lavoro effettuati.
Ogni cavallo ha la sua scheda e a fine lavoro tutte le schede ad esso associate vengono lasciate al proprietario, mentre una copia rimane nei nostri archivi, nel caso si dovesse rilavorare il cavallo o dovesse insorgere un problema comportamentale non presente in addestramento. La nostra speranza è che queste schede accompagnino il passaporto del cavallo, così che ogni nuovo proprietario possa sapere quale addestramento ha avuto il suo novo compagno a quattro gambe e quali esercizi ha appreso e quali no. Abbiamo il coraggio di metterci la faccia e dichiarare il lavoro fatto e di risponderne.
I MODULI ATH
Non abbiamo mai voluto nascondere il nostro lavoro e la tecnica utilizzata. Siamo dell’idea che una maggior conoscenza e comprensione dell’addestramento possa portare i proprietari di cavalli a capirli meglio e di conseguenza ad avere un miglior rapporto con essi. Un rapporto vero e non umanizzato. Per questo i moduli sono visibili sul nostro sito e pian piano renderemo disponibili anche le schede relative a ciascun modulo.