L’acquisto della sella è sempre una scelta delicata. Vediamo con la saddle fitter Ilaria Goldoni quali aspetti valutare e a cosa prestare attenzione.
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Che si pratichi monta inglese o americana, quando siamo in selleria di fronte a diverse selle, mille domande ci assalgono. Avendo ormai chiaro che non sceglieremo la sella solo in base all’estetica, quali sono le caratteristiche da controllare e le richieste da fare al nostro sellaio di fiducia prima di procedere all’acquisto? (Foto 1) Chiediamo a Ilaria Goldoni, saddle fitter, di mettere ordine e fornire delle linee guida ai cavalieri durante questa fase importante.
ATH: Innanzitutto, cosa deve aver ben in mente il cavaliere quando entra in una selleria? Quali dovrebbero essere le prime domande da porre al sellaio/negoziante?
Ilaria Goldoni: I fattori per la scelta della giusta sella sono decine – se non centinaia – e più si pratica un’equitazione rifinita e rispettosa nei confronti del cavallo, più l’insieme di questi fattori assume rilevanza. Tuttavia i principali dati da tenere a mente per qualsiasi cavaliere in fase di acquisto sella sono:
- la\le disciplina\e da svolgere;
- peso ed altezza del cavaliere;
- condizione e conformazione del cavallo su cui andrà utilizzata;
- budget.
Esponendo tutti questi dettagli, il negoziante\sellaio sarà in grado di indicare alcune selle potenzialmente adatte al caso. Il fattore estetico e la tendenza dovrebbero essere gli ultimi dei nostri pensieri.
ATH: E di quali informazioni dovrebbe essere a conoscenza il cavaliere prima di iniziare una scelta?
I.G.: Innanzitutto la disciplina da praticare: ogni sella è pensata specificatamente per avere caratteristiche che possano avvantaggiare il binomio in una disciplina e metterlo in difficoltà nel praticarne un’altra. Esistono comunque selle “all purpose” o “all around” più versatili. Il peso e l’altezza del cavaliere servono a determinare la misura del seggio, anch’essa importante per tenere un assetto centrato e sicuro. Il cavallo, la sua conformazione e la sua condizione sono fattori non meno importanti dei precedenti: bisogna considerare l’età, il lavoro e la razza del cavallo per valutare se abbia concluso la crescita, se debba incrementare massa o cambiare muscolatura. È buona abitudine scattare alcune foto della schiena del cavallo da varie angolazioni ed è ancora meglio prendere qualche misurazione preventiva da mostrare al negoziante\sellaio. Si sconsiglia di acquistare una sella per più cavalli, a meno che questi non siano davvero molto simili in modo tale che la sella vesta adeguatamente tutti i soggetti. Purtroppo non esiste sella che possa vestire correttamente qualsiasi cavallo indipendentemente dal produttore e dal costo. Se ci pensiamo bene, anche un paio di scarpe di buona marca e fattura, sicuramente non potranno calzare correttamente tutti i piedi, anche nel caso in cui portino lo stesso numero.
Cos’è il saddle fitting?
Il Saddle Fitting è la disciplina che studia l’interazione cavallo-sella-cavaliere, con particolare interesse riguardo il design della sella e la sua influenza sul benessere psico-fisico del binomio.
ATH: Non può capitare di rado di trovare cavalieri che dichiarano di non aver preferenza tra le varie selle, monta americana, inglese, spagnola, ecc. Sono davvero così intercambiabili?
I.G.: Come detto precedentemente, ogni sella è pensata per una disciplina specifica e spesso anche per una tipologia specifica di cavallo. Un po’ tutte le selle dovrebbero permettere un corretto lavoro in piano e qualche passeggiata; mentre per un lavoro più avanzato, tutto dipende dal grado di finezza e dalla disciplina a cui ambiamo, così come dalla conformazione e dall’attitudine del cavallo. Montare un cavallo da dressage dotato di andature potenti con una sella western non può risultare comodo quanto montarlo con una adeguata sella inglese. Così come montare una sella spagnola per saltare gli ostacoli, o una sella da trekking per fare reining. Solitamente chi non ha preferenza tra selle per varie discipline si limita a fare un lavoro di base. Man mano che ci si avvicina al lavoro tecnico specifico di ogni disciplina avere una sella ad hoc è di notevole aiuto. Per chi pratica più discipline esistono selle versatili che conferiscono una posizione neutrale adatta a svariati usi.
ATH: Individuato il modello, il cavaliere a questo punto di che dati ha bisogno per esser sicuro che la sella sia adatta al suo cavallo?
I.G.: La certezza che la sella vesta correttamente noi ed il cavallo la si ha solo con la possibilità di prova. Tuttavia, prima di provare la sella è giusto munirsi di foto e descrizione del cavallo da mostrare al negoziante\sellaio. È buona abitudine prendere alcune misurazioni di spalle e garrese, ma l’ideale sarebbe incaricare direttamente il negoziante\sellaio poichè questa fase richiede una certa scrupolosità. Se l’acquirente ha già provato altre selle di determinate marche\misure\discipline può mettere al corrente il venditore spiegando pro e contro di ognuna. Anche in questo caso è bene documentare il tutto con foto e video, così da fornire un quadro completo.
ATH: È giusto che il sellaio/negoziante permetta al cavaliere di provare la sella? E il cavaliere dovrebbe sempre richiedere di effettuare una prova?
I.G.: A mio avviso è indispensabile. Nel 2022 nessuno dovrebbe più essere “obbligato” ad acquistare una sella a scatola chiusa senza poterla restituire. Ciò significherebbe correre il rischio di danneggiare la salute di cavallo e cavaliere, oltre alla perdita economica che ne deriva. L’ideale sarebbe far sì che il sellaio\venditore\saddle fitter si rechi in scuderia, prenda le misure di cavallo e cavaliere e – sulla base delle loro esigenze – faccia provare più selle andando via via scremando secondo queste fasi:
- appoggiare la sella a nudo sul dorso del cavallo da fermo (Foto 2)
- appoggiare la sella con sottopancia stretto da fermo
- sellare il cavallo e osservarlo mentre si muove senza cavaliere
- osservare il binomio lavorare a tutte le andature ed entrambe le mani con la nuova sella.
Per chi non possa usufruire di un tale servizio, consiglio di accordarsi preventivamente con la selleria\venditore (anche se online) chiedendo di poterla restituire qualora la prova dovesse dare esito negativo facendosi specificare anche quali sono le condizioni necessarie per esercitare il diritto di reso previsto dalla legge.
ATH: Purtroppo non tutti i venditori sono onesti. Quali sono i tuoi consigli per tutelarsi dalle truffe? E cosa dovrebbe guardare fin da subito il cavaliere nella sella proposta?
I.G.: Il mio consiglio è di non lasciare nulla al caso e documentarci il più possibile riguardo la sella cui siamo interessati. L’ideale sarebbe andarla a visionare, provare e ritirare di persona, in modo da poter verificare condizioni e caratteristiche. Se acquistiamo a distanza consiglio di svolgere tutta la trattativa per iscritto, evitando accordi telefonici di cui non possiamo tenere traccia. Oggi vi sono numerosi metodi di pagamento e piattaforme dotate di “protezione” sugli acquisti e sulle vendite tutelando quanto più possibile entrambe le parti. Se non possiamo accedervi cerchiamo di utilizzare un metodo di pagamento tracciabile come il bonifico. Esaminate con attenzione selle in vendita a prezzi stracciati: spesso nascondono rotture interne (solitamente l’arcione) o possono rivelarsi di dubbia provenienza.
ATH: Sella nuova o usata? Quali sono i pro e i contro?
I.G.: Partendo dal presupposto che vestano sia cavallo che cavaliere, ci sono pro e contro in entrambi i casi. A parità di qualità, una sella usata è senz’altro meno costosa di una nuova, tuttavia dobbiamo verificare che non sia danneggiata. Una sella nuova richiede più tempo per ammorbidirsi e (de)formarsi, mentre una sella usata potrebbe aver preso una forma non consona alle nostre esigenze (es cuscini di una sella inglese che si sono assottigliati troppo o in modo asimmetrico). Controlliamo che l’arcione sia integro effettuando le apposite manovre. Talvolta anche le selle nuove possono essere oggetto di difetti di produzione o di conservazione (es gonna piegata, cuscini deformati etc). Se abbiamo un cavallo giovane in fase di crescita, potrebbe fare più a caso nostro una sella usata che ci accompagni per qualche anno fino a quando il cavallo non avrà raggiunto lo sviluppo. Allora sarà più ragionevole acquistare una sella “definitiva”, nuova o su misura. Nel mercato delle selle inglesi, esistono oggi molte selle adattabili con varie tecnologie, tuttavia non sono una garanzia assoluta di vestibilità perfetta nel corso del tempo.
ATH: Domanda critica che ti sentirai porre continuamente: qual è il prezzo giusto di una sella?
I.G.: È difficile definire il prezzo giusto in termini assoluti. Solitamente si parte dal prezzo di listino, per poi valutare la condizione di utilizzo della sella, eventuali riparazioni o personalizzazioni, la marca, la misura, la disciplina, la qualità di materiali e manifattura, la domanda di quel genere di sella sul mercato e la reperibilità. È decisamente più facile definire un prezzo non giusto: indipendentemente dalla marca, dalle caratteristiche e dal prezzo di listino della sella, se questa non veste correttamente noi o il nostro cavallo, sarà sempre troppo costosa.
SADDLE FITTER ILARIA GOLDONI
Ilaria Goldoni è una giovane saddle fitter del panorama italiano. Coltiva la passione per i cavalli fin da bambina e si interessa all’ambito delle selle dopo l’esperienza del proprio cavallo afflitto da mal di schiena. Intraprende un percorso di studi all’estero rientrando con i titoli di Master Saddle Fitter Consultant e Saddle Maker. Ad oggi si occupa di fornire consulenza ed assistenza a chiunque abbia problematiche riguardanti le selle, dall’acquisto, all’adattamento, alle riparazioni.
Sito internet: http://www.ilariasaddleservice.com/
Mail: ilariasaddleservice@hotmail.com